Gianfranco Cocchi
58 anni, Italia
Famiglia con bambini
periodo vacanza: agosto 2018
Da Fiorenzo detto ’il Baffo’ ed Emilia
Agli inizi di agosto ho soggiornato con la famiglia ed un consistente gruppo di amici di Bologna in un hotel a Fondo Grande di Folgaria. Poco distante dall'albergo si trova un bar/ristorante gestito da un signore simpaticissimo, quasi folcloristico per il suo vissuto, per la sua personalità, per la sua figura, ex maestro federale di sci per 37 anni, oggi magari un po' meno atletico di un tempo nel fisico ma non per questo nello spirito. Abbiamo preso l'abitudine di recarci qui per il caffè o l'amaro dopo pranzo o cena. Un giorno entrando mi sono accorto che indossava una maglietta col logo del Milan, squadra della quale anche io sono tifoso, e il piacere in comune di essere tifosi dello stesso team ci ha portati a presentarci. Ad un certo punto, mentre mi ricongiungevo alle persone con cui avevo raggiunto il locale, Fiorenzo ha preso il microfono e ha pronunciato il mio nome per ringraziarmi della visita e della casualità di sapermi milanista sfegatato come lui! Di certo inaspettato, ma molto divertente. Da lì la nostra frequentazione al bar si è fatta pressoché costante e una sera abbiamo aderito ad una simpatica presentazione, divulgata da un suo avviso scritto a mano affisso all'entrata del suo locale, con l'invito a partecipare perchè avrebbe raccontato tanti aneddoti della sua vita fino ad oggi. Ho subito compreso che quel simpatico signore, maestro di sci per trenta e passa anni, racchiudeva in sé la genuinità e quel fresco sangue trentino tipici di chi ha vissuto a contatto per tanti anni con la gente, e ti appare vero, spontaneo ed istintivo! Nessun impaccio, nessun disagio, ma la spigliatezza di chi ama e ringrazia Dio di essere nato in quel luogo in cui oggi nulla manca, rispetto ad un tempo addietro, dove il clima può essere caldo e freddo al contempo nell'arco di una stessa giornata, dove il verde dei prati e dei boschi si unisce all'azzurro del cielo nella magnificenza di un creato che ognuno di noi deve imparare a rispettare per sé e per il prossimo, se si desidera vivere bene nel rispetto di tutti. Fiorenzo detto 'il Baffo' (non a caso!) si è rivelato tanto ospitale quanto dotato di uno spirito accattivante, quasi goliardico, che aiuta il viandante o lo sciatore o il turista in generale a ritrovare quel focolare di tranquillità e giovialità che ti fanno sentire accolto sin dal primo momento. Ecco, questo è il primo motivo per il quale vi consiglierei di recarvi dal 'Baffo' Fiorenzo Gerola e dalla sua gentile signora Emilia, anche solo per un buon caffè o per un rinvigorente bombardino: sicuramente una tappa di passaggio da non tralasciare in qualsiasi stagione decidiate di andare nella splendida Folgaria!
28 agosto 2018 - id: 66
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